Il sentimento dell’inquietudine sostituisce quello della speranza. Donald Trump, classe 1946, è il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America.
Il pluri miliardario è stato in grado di interpretare e cavalcare l’animo anti-establishment, attaccando il “sistema dirigente” con ogni mezzo mediatico, accaparrandosi i voti tradizionalmente democratici.
Nessuno avrebbe scommesso sulla vittoria dell’irriverente, razista e sessista Donal Trump su la favorita Hillary Clinton, abbandonata dai più deboli, giovani e immigrati che avrebbero dovuto affidarle le chiavi della Casa Bianca.
Trump ha trionfato nelle aree del Paese a forte presenza di elettori bianchi, facendo molto meglio di Mitt Romney sconfitto quattro anni fa da Barack Obama. Mentre Hillary Clinton non è riuscita ad attirare i voti delle minoranze che furono la chiave dei successi del presidente uscente, ha analizzato a caldo il Washington Post.
Il mondo reagisce con incertezza augurandosi che ci sia da parte di Trump la consapevolezza delle conseguenze che possono derivare dalle sue scelte e dal suo partito. I mercati finanziari aprono in forte ribasso, borse mondiali in picchiata.